Abbiamo modo di sentire e leggere tutti i giorni come alcune delle specie invasive si spingano ben oltre fuori dai confini di boschi e campi, passeggiando per le strade e arrivando a far parte della fauna cittadina. Hanno fatto il giro di tutti i media le immagini e i video dei cinghiali nelle nostre grandi città.

Ma sappiamo quale sia il reale impatto delle specie invasive più diffuse sul nostro quotidiano?

Ogni anno sono centinaia gli incidenti stradali con vittime causati da animali selvatici troppo vicini alle zone abitate. Nel 2021, infatti, l’Osservatorio ASAPS, centro ricerche e studio dell’Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale che raccoglie informazioni nel mondo della sicurezza stradale in tempo reale, ha registrato 213 incidenti con vittime che vedono il coinvolgimento di animali.

Questo dato allarma soprattutto perché si può notare una crescita significativa rispetto al biennio precedente, che contava 157 incidenti nel 2020 e 169 nel 2021.

Specie invasive e incidenti stradali: come ridurre i rischi

Animali selvatici in pieno giorno

Ma il secondo dato che ci dovrebbe far riflettere è che di questi 213 incidenti, la stragrande maggioranza vedono coinvolti animali selvatici in pieno giorno. Sono 199 su 213, infatti, gli incidenti con animali selvatici e 170 quelli accaduti nelle ore diurne.

Qualche spunto da queste analisi: risulta evidente, infatti, che questi animali selvatici non si limitano più ad addentrarsi sulle strade percorse da automobili di notte, quando la circolazione dovrebbe essere molto inferiore, ma sfidano il pericolo in pieno giorno.

Quali comportamenti possiamo adottare per ridurre il rischio di incidenti stradali causati da animali

Per limitare i danni a vetture e persone a causa degli animali, soprattutto selvatici, sarebbe utile che:

  • chi progetta strade, autostrade e arterie principali prevedesse dei sottopassaggi per consentire l’attraversamento in sicurezza degli animali;
  • venisse sviluppato un sistema di mappatura delle presenze di animali, alimentabile sia da automobilisti che da forze dell’ordine tramite segnalazioni specifiche ai gestori e manutentori delle strade;
  • i gestori o proprietari delle strade installassero dispositivi dissuasori e di sicurezza quali reti ad alto impatto e catarifrangenti;
  • gli utenti che percorrono la strada in automobile o motocicletta disinserissero i fari abbaglianti che potrebbero paralizzare gli animali in mezzo alla carreggiata;
  • automobilisti e, ancora di più, motociclisti prestassero la massima attenzione, adattando la guida al conteso in cui si trovano e, ad esempio, evitando di sterzare bruscamente in prossimità di un animale;
  • si prestasse ancora più attenzione quando in prossimità della strada sono in atto lavori di taglio di erba o alberi, che potrebbero far muovere gli animali dalle loro tane o zone sicure.

Fondazione UNA e l’impegno per la sicurezza

Fondazione UNA è impegnata da sempre nella vigilanza dei territori per quanto riguarda le specie invasive, così pericolose, come abbiamo visto, per la sicurezza di chi viaggia sulle nostre strade, oltre che per quella di ambienti ed ecosistemi.

Il monitoraggio e la gestione delle specie invasive è, infatti, tra i compiti dei Paladini del Territorio e delle associazioni venatorie di tutto il territorio nazionale.

Per saperne di più: Operazione “Paladini del Territorio”: chi sono i cacciatori che aiutano l’Ambiente

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