Fondazione UNA auspica che questa follia non rimanga impunita, e rinnova il suo contributo alla definizione di un sistema di caccia sostenibile e rispettoso della biodiversità

Fondazione UNA Onlus, unitamente ai suoi soci, esprime il suo forte rammarico per il recente episodio dell’uccisione in Alto Adige di un’Aquila Reale e della sua cova. L’episodio rappresenta, infatti, un danno inestimabile all’ecosistema ed è contro ogni tipo di attività legate alla caccia intesa come parte integrante della cultura del territorio ed elemento fondante del mantenimento della biodiversità.
Il cacciatore, Paladino del Territorio e sentinella dell’ambiente, è il primo nemico del bracconiere, e condanna ogni azione volta a minacciare la corretta preservazione degli equilibri della natura. Il bracconaggio, di conseguenza, è quanto di più lontano dall’attività venatoria responsabile e sostenibile che Fondazione UNA è impegnata a diffondere sul territorio.
Fondazione UNA auspica che questa follia non rimanga impunita, isolando i responsabili di questi episodi e rinnovando il suo contributo alla promozione di una cultura della caccia sostenibile e rispettosa della natura.

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