Per comprendere quali siano gli animali in via di estinzione nel mondo è necessario comprendere prima cosa significhi “in via di estinzione”.

Per farlo ci è d’aiuto la Species Survival Commission dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), che fornisce le linee guida in merito alla valutazione del rischio di estinzione. La IUCN aggiorna periodicamente la Red List of Threatened Species o Lista Rossa delle Specie Minacciate, che raccoglie valutazioni rigorose del livello di rischio di estinzione a livello globale. Il sistema si basa su una divisione in categorie e su criteri quantitativi e scientificamente molto rigorosi, stilati dai principali esperti delle diverse specie.

Sempre secondo l’IUCN, nel rapporto di più recente pubblicazione, sono oltre 30.000 le specie a rischio e tra queste spiccano purtroppo: il rinoceronte nero occidentale (Diceros bicornis longipes), il rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus), la tigre di Sumatra (Panthera tigris sumatrae), il gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei) e la focena del Golfo di California (Phocoena sinus).

Questo numero e queste specie cambiano frequentemente infatti, man mano che nuove valutazioni vengono condotte e nuove minacce emergono, le liste vengono aggiornate.

Le minacce che incombono sulla fauna mondiale possono variare a seconda delle specie e delle circostanze specifiche ma, alcune sono comuni e riguardano la perdita di habitat, il cambiamento climatico, l’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo e la diffusione di alcune specie invasive.

Quali criteri decidono se l’animale è in via di estinzione

La IUCN – Unione Mondiale per la Conservazione della Natura – utilizza un sistema di valutazione chiamato “Lista Rossa delle Specie Minacciate” che rappresenta lo standard per la valutazione del rischio di estinzione.

Questo sistema si basa su una serie di criteri oggettivi per valutare il rischio di estinzione, di seguito ne elencheremo i più importanti:

  • la dimensione della popolazione: valuta sia la dimensione della popolazione che il suo declino nel tempo. Specie con una popolazione ridotta e in declino sono considerate più a rischio;
  • l’area di distribuzione geografica: analizza l’areale naturale della specie e la sua riduzione nel tempo;
  • il tasso di diminuzione della popolazione o estensione dell’areale: valuta il tasso di diminuzione della popolazione nel corso del tempo o la riduzione dell’areale naturale;
  • i rischi demografici o di estinzione futura: considera minacce come la perdita di habitat e il cambiamento climatico, che possono influenzare negativamente la sopravvivenza della specie nel futuro;
  • l’analisi quantitativa della sopravvivenza/estinzione (QSE): utilizza modelli statistici per valutare il rischio di estinzione della specie in base a dati demografici e ambientali.
Animali in via di estinzione: quali criteri lo stabiliscono

Schema di valutazione del rischio di estinzione. Questa è basata sulle Categorie e Criteri della Red List IUCN versione 3.1.

Chi decide se l’animale è in via di estinzione?

Nel nostro Paese la valutazione dello stato di conservazione delle specie animali è compito di diverse istituzioni e organismi. Tra queste, oltre alla già citata IUCN, possiamo annoverare il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, che rappresenta l’ente governativo responsabile della tutela ambientale.

Ruolo fondamentale è anche quello dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). L’istituto svolge infatti un ruolo significativo nella raccolta e nell’analisi dei dati relativi alla biodiversità e nella valutazione dello stato di conservazione delle specie in Italia.

A livello locale invece, le Regioni e le Province Autonome sono autorità competenti e possono essere coinvolte nella valutazione dello stato di conservazione delle specie che rientrano nella loro giurisdizione.

Il Ministero sopra citato, nell’ottica di preservare il patrimonio di biodiversità italiano, uno tra i più significativi a livello europeo, promuove diverse iniziative di tutela sia per la fauna, che per la flora e gli habitat in generale.

Sono nati così progetti molto importanti e condivisi con l’UE come la “Strategia per la Biodiversità 2030” e documenti tecnici – Piani d’Azione e Linee guida – mirati principalmente alla conservazione e gestione delle specie protette.

A decidere se un animale è in via di estinzione quindi, è la sinergia del lavoro di diversi player internazionali, il cui risultato è rappresentato dalla pubblicazione delle “Liste Rosse“. Dobbiamo sottolineare che lo status di minaccia della medesima specie può essere diverso su scala nazionale e globale, in base allo stato di conservazione della specie stessa nelle diverse aree.

Quali animali sono in via d’estinzione in Italia?

I dati aggiornati al 2022 in Italia, evidenziano come delle 672 specie di vertebrati italiani (di cui 576 terrestri e 96 marine), 6 sono ormai estinte e 161 sono a rischio estinzione (di cui 138 specie terrestri e 23 specie marine), pari al 28% delle specie valutate.

Animali in via di estinzione in Italia

I sei animali purtroppo estinti sono:

  • due pesci, lo storione e lo storione ladano;
  • tre uccelli cioè la gru, la quaglia tridattila e il gobbo rugginoso;
  • un mammifero, il pipistrello rinolfo di Blasius.

Dati più recenti si possono consultare “live” grazie al Comitato Italiano della IUCN – Unione Mondiale per la Conservazione della Natura – che ha stilato quelle che sono definite le “Liste Rosse italiane” ovvero una serie di pubblicazioni che forniscono valutazioni dettagliate dello stato di conservazione delle specie animali e vegetali presenti sul territorio italiano.

Consultando le Liste Rosse italiane, all’interno delle quali è possibile ricercare le singole specie, si evidenziano quindi 3 casi nei quali un animale è considerato “estinto”:

  • Estinto (EX, Extinct), applicata alle specie per le quali si ha la definitiva certezza che anche l’ultimo individuo sia deceduto;
  • Estinto in Ambiente Selvatico (EW, Extinct in the Wild), assegnata alle specie per le quali non esistono più popolazioni naturali ma solo individui in cattività;
  • Estinto nella Regione (RE), sono gli animali che non sono più presenti in una determinata area geografica.

La denominazione Pericolo Critico (CR) si assegna invece alle specie che senza interventi specifici mirati alla neutralizzare delle minacce nei loro confronti rischiano concretamente l’estinzione.

Queste liste sono prodotte dalla IUCN Italia, in collaborazione con esperti e ricercatori del settore, e seguono il metodo standardizzato di valutazione utilizzato a livello globale dalla IUCN e sono costantemente aggiornate.

Biografia:

https://www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php
https://www.iucnredlist.org/
https://www.mase.gov.it/pagina/biodiversita
https://www.isprambiente.gov.it/it/istituto-informa/comunicati-stampa/anno-2020/a-livello-globale-un-milione-di-specie-a-rischio-estinzione
https://www.mase.gov.it/pagina/strategia-la-biodiversita-2030

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